*reposto come nuovo thread in quanto ho problemi a visualizzare il thread originale*
Salve dottor Donnarumma, spero stia passando una serena estate.
Sono Samuel, spero si ricordi di me e della mia storia clinica.
A Giugno, come le avevo brevemente accennato, mi sono sottoposto a biopsia osteomidollare visto che stavo indagando per una possibile policitemia vera ma tutti gli esami che solitamente si fanno in questi casi risultavano nella norma.
Il referto è giunto circa un mese dopo ed è il seguente:
“Reperto Microscopico:
Prelievo midollare adeguato, con rapporto tra midollo emopoietico e tessuto adiposo di 2:3 (ipocellulato in relazione all’età del paziente). Il rapporto mielo-eritroide è di 3:1. Entrambe le serie sono diminuite e mostrano prevalenza dei precursori più maturi. La quota dei precursori più immaturi e immunoreattivi per CD34 è <5% del midollo emopoietico. I megacariociti sono nei limiti e di taglia variabile con presenza di forme ipolobate.
L’impregnazione argentica mostra normale assetto delle fibre reticoliniche (grado 0). Le lamelle ossee sono nei limiti.
Diagnosi:
Ipoplasia midollare con disematopoiesi di grado lieve. Reperti di per sè non conclusivi per neoplasia mieloproliferativa.”
Mostrato il referto all’ematologo mi ha detto che io non soffro quindi di policitemia vera ma di eritrocitosi idiopatica. Ha sospeso l’indicazione ai salassi terapeutici che facevo circa una volta al mese e ha spostato il controllo da uno al mese a uno ogni 6 mesi (con prelievo di controllo ogni 3)
ricevuta questa notizia ero quindi molto sollevato e posso dire di essere tornato a vivere da quel giorno
solo oggi però, sistemando tutte le carte, mi sono reso conto di quanto ci fosse scritto effettivamente nel referto e sebbene l’ematologo non mi abbia detto nulla a riguardo, le parole usate nella diagnosi mi spaventano. Cosa significa tutto questo?
Cordialmente,
Samuel