Gent.le dottore
Da marzo 2017 ho un linfonodo laterocervicale sx (lato in cui nel 2009 sono stato sottoposto a scialotomia sottomandibolare in scialodenite cronica) che si gonfia a intermittenza.
All’esordio mi visitò il curante e il dentista che un mese o poco piu’ prima fece estrazione ottavo inferiore sx.
Nello stesso periodo ebbi un rush cutaneo a seguito di esami ematici molto accurati (mst, emocromo, pcr, ves, vit d, tiroide, transaminasi, ebv )tutti nella norma, nulla presente dunque si ricondusse a esantema per reazione avversa a farmaco (oki). Feci anche controllo ecografico che valutò un linfonodo reattivo di 16mm. Tutti mi dissero di non preoccuparmene, ma a luglio 2018 nuovo episodio, nuova eco stessa diagnosi, si risolve sempre in 4 giorni, poi si ripete a ottobre e 10 giorni fa (questa volta non si sgonfia del tutto) mi ha visitato otorino che lo ha definito aspecifico e si è basato su esami del sangue del 2017 e altri di luglio 2019 (fatti per disturbo alla lingua su prescrizione del neurologo) e su rmn encefalo fatta per lo stesso problema, ed eco di luglio 2019 tutti esami nella norma. Dunque anche curante e dentista interpellati questa settimana sostengono sia tutto ok, mi chiedo perché reagiscano e in difesa immunitaria di cosa? È normale non saperne la causa e stare inermi? Posso rivolgermi a un ematologo o immunologo? Quali altri esami andrebbero fatti?
Grazie infinite